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14 Novembre 2011

Ma che vuole l'Italia? i paradossi della colpa: potere, donne, corruzione

a cura di Rosa Elena Manzetti Collana: Scuola Lacaniana di Psicoanalisi

Ma che vuole l'Italia?  i paradossi della colpa:  potere, donne, corruzione

RECENSIONE DI Stefano Avedano

Quando si prende in mano un libro, non è solo il contenuto ad attirare la nostra attenzione - contenuto che possiamo immaginarci a partire dal titolo o da qualche breve frase rubata qua e là - ma anche la storia che quel libro ha: la storia della sua stesura, la storia in forma di biografia dell’autore, la storia sul perché mai qualcuno abbia deciso di mettere sulla carta delle riflessioni per pubblicarle; pubblicarle, cioè, come dice la parola stessa, renderle pubbliche, fruibili da parte di chiunque lo desideri.


Questo libro vuole essere la testimonianza di un importante evento occorso l’anno passato a Torino. Trattasi di un Forum organizzato dalla Scuola Lacaniana di Psicoanalisi, che, insieme ad altre Scuole di psicoanalisi in Europa e in America latina, è parte dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi. Ebbene un Forum! Vale a dire un momento di libera discussione al quale, oltre agli psicoanalisti, hanno partecipato professori universitari, giuristi, magistrati, giornalisti. È risaputo che ogni analista lavori nel suo studio, accogliendo quelle persone, una per una, che domandano un’analisi, ma non gli è concesso di essere alieno alla vita politica, a ciò che accade nelle Istituzioni e nel sociale oggi. Questo l’ha imparato dalla propria analisi personale, e cioè che il soggetto è un effetto del discorso; un soggetto, cioè, si farà rappresentare da quei significanti, da quelle parole, che maggiormente circolano in un’epoca piuttosto che in un’altra.


Anche la psicoanalisi ha un suo discorso peculiare, diverso da quello che, in modo molto generale, chiamiamo discorso comune. Il discorso psicoanalitico è un discorso che non potrebbe sopravvivere come tale se non in una dialettica permanente con gli altri discorsi. Se si riducesse all’auto-referenzialismo – e il rischio è sempre in agguato – la psicoanalisi cesserebbe di esistere come tale, si produrrebbe la sua morte.


Occorre dunque farsi carico dell’analisi del discorso sociale per poter cogliere come e quali effetti questo produca sul singolo. Lavoro già introdotto da Freud, padre della psicoanalisi, con alcuni suoi celebri saggi, quali, ad esempio: Psicologia delle masse e analisi dell’io, L’avvenire di un’illusione, Il disagio della civiltà. [1]


Vorrei sottolineare l’importanza di un libro come questo oggi, della necessità di un confronto con altri saperi ed altre professionalità, affinché ciascuno possa fornire il suo mattone nella costruzione di un’ampia riflessione su ciò che sta accadendo oggi nella crisi della nostra epoca e del nostro Paese. (Stefano Avedano)




[1] Le Opere di Sigmund Freud sono pubblicate dall’editore Bollati Boringhieri, Torino.


 



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