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Attualità e Società

02 Gennaio 2011

Censure e motori.

Rai e Mediaset cancellano lo spot Renault Twingo.

Censure e motori.

Dopo qualche giorno di passaggi televisivi sulle reti in chiaro, il 17
dicembre lo spot della nuova Renault Twingo Miss Sisxty viene ritirato sia
dalla Rai che da Mediaset, in attesa di risposta alle richieste di parere
dell'Autorità garante delle Comunicazioni. Cosa rappresenta questo spot
censurato?
Si tratta di 30 secondi nello stile già rodato del marketing Twingo: due
giovani donne si incontrano a un party, dopo scambi di sguardi seduttivi,
l¹una, la bruna, attira l'altra in una camera da letto, si sfila un top
rosa antico e si lascia bendare con un'autoreggente nera. A questo punto
scatta il colpo di scena: approfittando della bendatura, l'altra, la bionda,
ruba l'indumento rosa e si avvia felice verso la sua auto, la nuova Twingo,
dello stesso punto di rosa. La poveretta, bendata e abbandonata, resta
basita. In realtà è tutto banalmente chiaro, l'oggetto del desiderio della
bionda è la camiciola rosa antico, perché si sposa perfettamente con il
colore della sua Twingo MissSixty!
L'aspetto più interessante dello spot si gioca nei pochi secondi di
fraintendimenti intorno al gioco di sguardi tra le due donne, per il resto
quello che si mette in scena è un cliché noto, che strizza l¹occhio a
stereotipate fantasie maschili eteronormate, già utilizzato dalla Hyundai ad
esempio meno di un anno fa. Cosa ha infastidito i responsabili di RAI e
Mediaset al punto da ritirare lo spot? Forse la rappresentazione di una
presunta autonoma vitalità erotica e desiderante tra due donne in assenza
di un protagonismo maschile catalizzante? Forse l'omoerotismo maschile fa
tanto dolceegabbana mentre quello femminile, anche solo allusivo, è
oltraggioso? Può darsi. Ma in un tempo e in un paese che silenzia e censura
realtà e rappresentazioni ben più degne di attenzione di una pubblicità
automobilistica, ci importa porre l'accento su altro. A chi crede che le
televisioni e le leggi di mercato siano un correttivo alle inerzie della
politica, motori di apertura e trascinamento sulle tematiche delle
sessualità, in particolare dell'omosessualità, chiediamo lumi.
Questo episodio ha avuto una forte eco su media internazionali, in
particolare quelli GLBT, dallo storico Advocate, a Pinknews e Tetu. I
commenti si dividono in due categorie, quelli che si scandalizzano della
ridicola censura e quelli che prendono lucciole per lanterne, dimostrando di
conoscere molto poco la realtà italiana. E' Advocate a sfiorare il
tragicomico, riferendo che lo spot sarebbe stato ritirato perché lesivo
della sensibilità delle lesbiche! Figuriamoci.

per vedere lo spot
http://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=134946563229442&id=11752227
1595812
 

Roberta Padovano

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