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10 Aprile 2011

In Toscana il turismo amico di gay lesbiche bisessuali e transgender.

E' la prima regione italiana con sezione "gay friendly" nel sito ufficiale.

In Toscana il turismo amico di gay lesbiche bisessuali e transgender.

La RegioneToscana apre al turismo amico di gay lesbiche bisessuali e transgender.
 
Ad aprile la Toscana, prima regione in Italia, ha inserito all'interno del proprio sito ufficiale del turismo una sezione cosiddetta 'Gay Friendly', con una una mappatura delle strutture ricettive dedicate al turismo lgbt ( (lesbico, gay, bisessuale e transessuale), ).  L'iniziativa e' stata presentata dall'assessore regionale al turismo Cristina Scaletti, che ha dichiarato: "il turismo gay e' un settore vivace del mercato, coi suoi circa 70 milioni di turisti all'anno nel mondo secondo le stime dell'istituto di ricerche Tourism Intelligence International. Ma l'attenzione per questa fascia di pubblico e' anche un segnale di "sistema" che mette in atto la vocazione di apertura mentale della Toscana, contraria a discriminazioni e pregiudizi".


Cliccando su www.turismo.intoscana.it/gayfriendly si ha  a disposizione l'offerta turistica toscana per "lgbt". Dal menù, la  possibilità di scelta si articola in quattro sezioni: "gay only" (solo per clienti gay), "gay friendly" (per tutti, ma amiche dei gay), "gay owned" (strutture gestite da gay) e, infine, "etero friendly" (strutture frequentate da gay ma anche da molti eterosessuali). Si accede poi a una sezione informativa con articoli e segnalazioni su eventi, itinerari e novita' per la stagione turistica. E' in costruzione in blog scambiare foto e opinioni.


Alla mappatura delle strutture ricettive dedicate al turismo glbt si sono già iscritti un centinaio di gestori di alberghi, bed & breakfast, ristoranti, locali, stabilimenti balneari e discoteche che hanno aderito all'iniziativa, registrando la propria struttura nel sito del turismo della Regione Toscana, che e' gestito da Fondazione Sistema Toscana.


E' interessante anche spigolare tra le notizie e scoprire, tra l'altro, che "Il Rinascimento toscano fu un periodo di grande liberalità per i gay e le lesbiche toscane" e che la Toscana del Granduca Leopoldo I il primo stato italiano a depenalizzare l’omosessualità, insieme alla pena di morte, nel 1853. Oppure che "recentemente, la Regione Toscana ha poi deciso di inserire nel proprio Statuto il divieto di discriminazione per orientamento sessuale e il riconoscimento di ogni forma familiare, oltre a quella fondata sul matrimonio. Poco dopo, con la legge regionale n. 24 del 13.10.2004, è stata la prima regione a dotarsi di una normativa specifica contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere ed ad attivare politiche specifiche di inclusione sociale delle persone lgbt".


Rivolgendosi all'ospite lgbt, il sito ufficiale turistico della Regione Toscana promette: "Ti aspettiamo, così come sei".
Ci sarebbe piaciuto ancor di più leggere sempre, anziché "gay friendly", la declinazione delle soggettività, lgbtq, lesbiche bisessuali, transessuali, transgender, queer.

http://www.turismo.intoscana.it/intoscana2/export/TurismoRT/sito-TurismoRT/Tema/toscana-gay-friendly.html_358711861.html

Nicoletta Bizzarri

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